Grado di difficoltà

E

A piedi

L’abbazia e i bagni di San Michele alle Formiche

Il percorso si compone di due parti. Un primo breve sentiero, da percorrere in andata e ritorno, ci consente di raggiungere uno spettacolare punto panoramico sulla cascata e la gola del torrente Radicagnoli. Un secondo tratto, per gran parte ad anello, completa l’itinerario.

Lungo la stretta e profonda valle del torrente Radicagnoli l’erosione ha scolpito gole, cascate e pozze profonde nelle rocce verdi, le stesse rocce ofiolitiche che spesso si incontrano nella vicinissima Valle del Diavolo e in tutta la Val di Cecina, testimonianza della complessa origine geologica del territorio.

Si tratta di luoghi noti sin dall’antichità, celebri per la presenza di numerose manifestazioni idrotermali legate a geotermia e termalismo.

Il percorso – nel primo tratto – consente affacci spettacolari sul torrente, regalando scorci inattesi delle possenti cascate che si susseguono lungo l’alveo roccioso. Subito dopo un anello si ripercorrono i sentieri storici del poggio, detto di Spartacciano. Sul fondo della valle si scorgono le rovine degli importanti bagni termali di San Michele, già documentati nel 1266.

Il fabbricato esistente, provvisto di un caratteristico ponte coperto, permetteva di collegare l’albergo col piccolo edificio termale al di là del torrente.

I bagni, menzionati tra i siti adibiti alla cura dei malati dal 1512, erano dotati di varie vasche e ambienti di servizio, ancora visibili. In cima alla collina si possono ammirare i ruderi dell’antico eremo di San Michele alle formiche (XIV°Sec), amministrato per secoli dai monaci Celestini, teatro di suggestive leggende e noto anche per i superbi panorami.

Continua

Itinerario

X

Il percorso si compone di due parti. Un primo breve sentiero, da percorrere in andata e ritorno, ci consente di raggiungere uno spettacolare punto panoramico sulla cascata e la gola del torrente Radicagnoli. Un secondo tratto, per gran parte ad anello, completa l’itinerario.

Lungo la stretta e profonda valle del torrente Radicagnoli l’erosione ha scolpito gole, cascate e pozze profonde nelle rocce verdi, le stesse rocce ofiolitiche che spesso si incontrano nella vicinissima Valle del Diavolo e in tutta la Val di Cecina, testimonianza della complessa origine geologica del territorio.

Si tratta di luoghi noti sin dall’antichità, celebri per la presenza di numerose manifestazioni idrotermali legate a geotermia e termalismo.

Il percorso – nel primo tratto – consente affacci spettacolari sul torrente, regalando scorci inattesi delle possenti cascate che si susseguono lungo l’alveo roccioso. Subito dopo un anello si ripercorrono i sentieri storici del poggio, detto di Spartacciano. Sul fondo della valle si scorgono le rovine degli importanti bagni termali di San Michele, già documentati nel 1266.

Il fabbricato esistente, provvisto di un caratteristico ponte coperto, permetteva di collegare l’albergo col piccolo edificio termale al di là del torrente.

I bagni, menzionati tra i siti adibiti alla cura dei malati dal 1512, erano dotati di varie vasche e ambienti di servizio, ancora visibili. In cima alla collina si possono ammirare i ruderi dell’antico eremo di San Michele alle formiche (XIV°Sec), amministrato per secoli dai monaci Celestini, teatro di suggestive leggende e noto anche per i superbi panorami.

X

Scala difficoltà escursionismo

T - Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E - Escursionistico

Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m.

EE - Escursionisti Esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica

Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.

Scala difficoltà MTB

TC - Turistico

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile.

BC - Per cicloescursionisti di buone capacità tecniche

Percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici).

OC - Per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche

Come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

EC - Massimo livello per il cicloescursionista

Percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico.

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