Grado di difficoltà

EE

A piedi

La valle del Trossa e le rupi di Frontosini

Il punto di partenza del percorso è raggiungibile dai borghi di Libbiano, Micciano e Serrazzano, percorrendo la strada sterrata che porta nella Riserva di Monterufoli.

Sconsigliato subito dopo piogge intense a causa dei 2 guadi sul torrente Trossa.

ATTENZIONE, al secondo guado sul Trossa, risalire leggermente il torrente e poi riprendere la traccia sulla sponda opposta

Si tratta di uno dei percorsi più impegnativi, caratterizzato da imponenti ambienti rocciosi e selvaggi ecosistemi fluviali del torrente Trossa.

Lasciati i rimboschimenti dove il pino marittimo, a tratti, sembra ormai naturalizzato nella boscaglia mediterranea, si scende tra garighe arbustate da ginepro coccolone, che lasciano spazio ad incredibili vedute panoramiche sulla val di Trossa e le rupi di Frontosini, scoscesi ed estesi versanti detritici nella roccia serpentina dove spesso è possibile osservare piccoli branchi di mufloni.

Il guado del Trossa si trova in uno dei tratti più spettacolari del torrente, incastonato tra massi di gabbro, pieghe geologiche di calcare, pozze cristalline e con una vegetazione ripariale e fauna di grande importanza.

Si risale per le fresche leccete di Farneta, incontrando antiche carbonaie per poi ridiscendere sul Trossa. Dopo un lungo tratto pianeggiante che fiancheggia il torrente si risale verso Timignano, trovando poi una zona piuttosto fresca e fertile con piccoli specchi d’acqua ed evidenti segni del passaggio di ungulati, volpe e lupo, fino al tratto conclusivo dell’Aia al Cerro con un rimboschimento di cerro su aree un tempo pascolate e coltivate.

Continua

Itinerario

X

Il punto di partenza del percorso è raggiungibile dai borghi di Libbiano, Micciano e Serrazzano, percorrendo la strada sterrata che porta nella Riserva di Monterufoli.

Sconsigliato subito dopo piogge intense a causa dei 2 guadi sul torrente Trossa.

ATTENZIONE, al secondo guado sul Trossa, risalire leggermente il torrente e poi riprendere la traccia sulla sponda opposta

Si tratta di uno dei percorsi più impegnativi, caratterizzato da imponenti ambienti rocciosi e selvaggi ecosistemi fluviali del torrente Trossa.

Lasciati i rimboschimenti dove il pino marittimo, a tratti, sembra ormai naturalizzato nella boscaglia mediterranea, si scende tra garighe arbustate da ginepro coccolone, che lasciano spazio ad incredibili vedute panoramiche sulla val di Trossa e le rupi di Frontosini, scoscesi ed estesi versanti detritici nella roccia serpentina dove spesso è possibile osservare piccoli branchi di mufloni.

Il guado del Trossa si trova in uno dei tratti più spettacolari del torrente, incastonato tra massi di gabbro, pieghe geologiche di calcare, pozze cristalline e con una vegetazione ripariale e fauna di grande importanza.

Si risale per le fresche leccete di Farneta, incontrando antiche carbonaie per poi ridiscendere sul Trossa. Dopo un lungo tratto pianeggiante che fiancheggia il torrente si risale verso Timignano, trovando poi una zona piuttosto fresca e fertile con piccoli specchi d’acqua ed evidenti segni del passaggio di ungulati, volpe e lupo, fino al tratto conclusivo dell’Aia al Cerro con un rimboschimento di cerro su aree un tempo pascolate e coltivate.

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Scala difficoltà escursionismo

T - Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E - Escursionistico

Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m.

EE - Escursionisti Esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica

Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.

Scala difficoltà MTB

TC - Turistico

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile.

BC - Per cicloescursionisti di buone capacità tecniche

Percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici).

OC - Per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche

Come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

EC - Massimo livello per il cicloescursionista

Percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico.

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