Grado di difficoltà

E

A piedi

Il torrente Trossa e il puntone di Farneta

Il punto di partenza è raggiungibile su strada sterrata comunque di facile percorribilità, che si dirama dalla comunale che porta in loc. Sant’Ippolito

Sulla strada Statale 439, prima dell’abitato di Montecerboli, un incrocio in direzione Sant’Ippolito, ci porta nel cuore più selvaggio della Foresta di Monterufoli, dove  si apre un sentiero che permette di  spaziare con lo sguardo su gran parte del territorio.

Pian di Creta, punto di partenza dell’escursione, è quasi un vero e proprio giardino botanico, dove i colori delle fioriture primaverili sulle rocce serpentine formano un raro spettacolo: narcisi, tulipani, iris si aggiungono alle numerose specie endemiche.

Superato il podere Monna le immense foreste di Farneta, ricchissime di biodiversità, sono interrotte da aree umide permanenti, con piante igrofile e fauna di pregio, come la testuggine palustre, l’ululone dal ventre giallo e la salamandrina dagli occhiali. Tra le piante è da segnalare per rarità il tasso, conifera antichissima, e la quercia Rovere che dà vita ad alcuni trai i boschi più importanti in Italia. Solo su questo sentiero, in tarda primavera, si ammirano le rarissime fioriture del Dittamo.

Le sorprese non sono finite, l’ultimo tratto in discesa conduce alla confluenza tra i torrenti Secolo e Trossa, un luogo incantevole, dove specchi d’acqua cristallina si incastonano tra un grande masso e rive sabbiose, che invitano al riposo ed alla contemplazione. Nelle aree aperte infine il volo dei rapaci, come il biancone, attira sicuramente l’attenzione.

Si risale attraverso un sentiero rupestre per raggiungere il Puntone di Farneta, da dove si godono superbi panorami e si ridiscende al punto di partenza, percorrendo, a tratti un giardino che sboccia e seduce.

Continua

Itinerario

X

Il punto di partenza è raggiungibile su strada sterrata comunque di facile percorribilità, che si dirama dalla comunale che porta in loc. Sant’Ippolito

Sulla strada Statale 439, prima dell’abitato di Montecerboli, un incrocio in direzione Sant’Ippolito, ci porta nel cuore più selvaggio della Foresta di Monterufoli, dove  si apre un sentiero che permette di  spaziare con lo sguardo su gran parte del territorio.

Pian di Creta, punto di partenza dell’escursione, è quasi un vero e proprio giardino botanico, dove i colori delle fioriture primaverili sulle rocce serpentine formano un raro spettacolo: narcisi, tulipani, iris si aggiungono alle numerose specie endemiche.

Superato il podere Monna le immense foreste di Farneta, ricchissime di biodiversità, sono interrotte da aree umide permanenti, con piante igrofile e fauna di pregio, come la testuggine palustre, l’ululone dal ventre giallo e la salamandrina dagli occhiali. Tra le piante è da segnalare per rarità il tasso, conifera antichissima, e la quercia Rovere che dà vita ad alcuni trai i boschi più importanti in Italia. Solo su questo sentiero, in tarda primavera, si ammirano le rarissime fioriture del Dittamo.

Le sorprese non sono finite, l’ultimo tratto in discesa conduce alla confluenza tra i torrenti Secolo e Trossa, un luogo incantevole, dove specchi d’acqua cristallina si incastonano tra un grande masso e rive sabbiose, che invitano al riposo ed alla contemplazione. Nelle aree aperte infine il volo dei rapaci, come il biancone, attira sicuramente l’attenzione.

Si risale attraverso un sentiero rupestre per raggiungere il Puntone di Farneta, da dove si godono superbi panorami e si ridiscende al punto di partenza, percorrendo, a tratti un giardino che sboccia e seduce.

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Scala difficoltà escursionismo

T - Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E - Escursionistico

Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m.

EE - Escursionisti Esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica

Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.

Scala difficoltà MTB

TC - Turistico

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile.

BC - Per cicloescursionisti di buone capacità tecniche

Percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici).

OC - Per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche

Come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

EC - Massimo livello per il cicloescursionista

Percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico.

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