Grado di difficoltà

TC

In bicicletta - Gravel

In bicicletta - MTB

I borghi di Micciano e Libbiano e la foresta di Monterufoli

Questo percorso ad anello, tutto su carrarecce e strade non trafficate, permette di visitare  una parte importante della Riserva di Monterufoli-Caselli, la valle del Fosso Adio. Si scopre così un territorio incontaminato, in gran parte boscoso, con ampie viste verso la Valle del Trossa, le Colline Metallifere, il Volterrano e la Bassa Val di Cecina. Prima di partire un breve sentiero dietro l’antico cimiterino consente di raggiungere uno sperone roccioso, molto caro agli abitanti e chiamato il “Pizzo di Micciano”, da cui godere davvero di una straordinaria vista verso la Riserva.

La stradina, che si sviluppa ad anfiteatro intorno alla valle dell’ Adio, per lunghi tratti è immersa nella foresta, che si alterna a zone con roccia affiorante di serpentina caratterizzata da straordinarie fioriture primaverili, come  il tulipano montano, il narciso e diverse specie di orchidee. Vari punti panoramici permettono di osservare il volo di numerosi rapaci, poiana, biancone, pecchiaiolo e altri. Comune anche l’incontro con gli ungulati  (cinghiale e capriolo), mammiferi (lupo, volpe, tasso, istrice), mustelidi e con un po’ di fortuna anche del lupo e gatto selvatico.

Ma le perle del tour sono i borghi medievali di Micciano e Libbiano, fondati in epoca remota, dalle cui sommità e dalle ripide stradine a tornanti che li raggiungono, si gode una vista eccezionale, dall’Appennino al mare. Dal percorso, con breve deviazione, si raggiunge la leggendaria Villa di Monterufoli, edificio di interesse storico e artistico noto come “villa delle cento stanze”, villa signorile e nel medioevo piccolo castellare rurale sotto il controllo dei Vescovi di Volterra; rappresentava  il centro ordinatore di una vasta tenuta e oggi è adibito a centro visite, struttura di accoglienza e polo didattico della Riserva.

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Itinerario

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Questo percorso ad anello, tutto su carrarecce e strade non trafficate, permette di visitare  una parte importante della Riserva di Monterufoli-Caselli, la valle del Fosso Adio. Si scopre così un territorio incontaminato, in gran parte boscoso, con ampie viste verso la Valle del Trossa, le Colline Metallifere, il Volterrano e la Bassa Val di Cecina. Prima di partire un breve sentiero dietro l’antico cimiterino consente di raggiungere uno sperone roccioso, molto caro agli abitanti e chiamato il “Pizzo di Micciano”, da cui godere davvero di una straordinaria vista verso la Riserva.

La stradina, che si sviluppa ad anfiteatro intorno alla valle dell’ Adio, per lunghi tratti è immersa nella foresta, che si alterna a zone con roccia affiorante di serpentina caratterizzata da straordinarie fioriture primaverili, come  il tulipano montano, il narciso e diverse specie di orchidee. Vari punti panoramici permettono di osservare il volo di numerosi rapaci, poiana, biancone, pecchiaiolo e altri. Comune anche l’incontro con gli ungulati  (cinghiale e capriolo), mammiferi (lupo, volpe, tasso, istrice), mustelidi e con un po’ di fortuna anche del lupo e gatto selvatico.

Ma le perle del tour sono i borghi medievali di Micciano e Libbiano, fondati in epoca remota, dalle cui sommità e dalle ripide stradine a tornanti che li raggiungono, si gode una vista eccezionale, dall’Appennino al mare. Dal percorso, con breve deviazione, si raggiunge la leggendaria Villa di Monterufoli, edificio di interesse storico e artistico noto come “villa delle cento stanze”, villa signorile e nel medioevo piccolo castellare rurale sotto il controllo dei Vescovi di Volterra; rappresentava  il centro ordinatore di una vasta tenuta e oggi è adibito a centro visite, struttura di accoglienza e polo didattico della Riserva.

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Scala difficoltà escursionismo

T - Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E - Escursionistico

Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m.

EE - Escursionisti Esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica

Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.

Scala difficoltà MTB

TC - Turistico

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile.

BC - Per cicloescursionisti di buone capacità tecniche

Percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici).

OC - Per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche

Come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

EC - Massimo livello per il cicloescursionista

Percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico.

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