Grado di difficoltà

E

A piedi

Grande anello escursionistico della gola del rio

Il punto di partenza del percorso è raggiungibile dal borgo di Mazzolla, percorrendo la strada sterrata che porta nella Riserva di Berignone, in loc. Capannone. Dal parcheggio della Riserva, l’inizio del percorso dista a piedi circa 500 m.

Sconsigliato subito dopo forti piogge per il guado sul botro al Rio.

Il percorso consente di scoprire la zona più selvaggia della Foresta del Berignone. Si inizia dalla bella area di sosta del Capannone, con il sentiero che si inoltra subito nella lecceta lungo forra del Botro al Melo, dove è possibile ammirare salti, cascate e piccole marmitte dei giganti.

Attraverso boschi  secolari si giunge alle Pietruccolaie, un suggestivo punto panoramico verso le Colline Metallifere da cui ci si rende conto di quanto poco abitata sia tutta la zona.

In breve tempo si raggiunge poi la strada forestale che, in salita, porta alla fonte della Venella e ad una abetina di abete bianco, impiantata intorno al 1930 sul versante nord di Monte Soldano.

Il ritorno avviene scendendo nella spettacolare valle del Botro al Rio, una forra profonda, scavata dal lavoro millenario dell’acqua: la lecceta si alterna con la macchia alta ed è piuttosto facile avvistare daini, cinghiali e, con un po’ di fortuna anche il lupo.

Risaliti sul crinale l’escursione conduce agli importanti ruderi del Castello dei Vescovi, la cui prima fondazione risale all’896, collocato su uno sperone roccioso: oltre ad un panorama mozzafiato, è possibile osservare i larghi volteggi del possente biancone, l’aquila dei serpenti. Il tratto finale percorre il Torrente Sellate, immersi in boschi di latifoglie decidue, dove domina il cerro e le specie igrofile, come salici e pioppi.

Continua

Itinerario

X

Il punto di partenza del percorso è raggiungibile dal borgo di Mazzolla, percorrendo la strada sterrata che porta nella Riserva di Berignone, in loc. Capannone. Dal parcheggio della Riserva, l’inizio del percorso dista a piedi circa 500 m.

Sconsigliato subito dopo forti piogge per il guado sul botro al Rio.

Il percorso consente di scoprire la zona più selvaggia della Foresta del Berignone. Si inizia dalla bella area di sosta del Capannone, con il sentiero che si inoltra subito nella lecceta lungo forra del Botro al Melo, dove è possibile ammirare salti, cascate e piccole marmitte dei giganti.

Attraverso boschi  secolari si giunge alle Pietruccolaie, un suggestivo punto panoramico verso le Colline Metallifere da cui ci si rende conto di quanto poco abitata sia tutta la zona.

In breve tempo si raggiunge poi la strada forestale che, in salita, porta alla fonte della Venella e ad una abetina di abete bianco, impiantata intorno al 1930 sul versante nord di Monte Soldano.

Il ritorno avviene scendendo nella spettacolare valle del Botro al Rio, una forra profonda, scavata dal lavoro millenario dell’acqua: la lecceta si alterna con la macchia alta ed è piuttosto facile avvistare daini, cinghiali e, con un po’ di fortuna anche il lupo.

Risaliti sul crinale l’escursione conduce agli importanti ruderi del Castello dei Vescovi, la cui prima fondazione risale all’896, collocato su uno sperone roccioso: oltre ad un panorama mozzafiato, è possibile osservare i larghi volteggi del possente biancone, l’aquila dei serpenti. Il tratto finale percorre il Torrente Sellate, immersi in boschi di latifoglie decidue, dove domina il cerro e le specie igrofile, come salici e pioppi.

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Scala difficoltà escursionismo

T - Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E - Escursionistico

Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m.

EE - Escursionisti Esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica

Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.

Scala difficoltà MTB

TC - Turistico

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile.

BC - Per cicloescursionisti di buone capacità tecniche

Percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici).

OC - Per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche

Come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

EC - Massimo livello per il cicloescursionista

Percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico.

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