Grado di difficoltà

E

A piedi

L’anello di Corno al Bufalo

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Il punto di partenza del percorso è raggiungibile dai borghi di Libbiano, Micciano e Serrazzano, seguendo la strada sterrata di facile percorribilità che porta nella Riserva  Naturale di Monterufoli

li Percorso fa parte dei 7 Sentieri Natura delle Riserve Naturali e  presenta una guida descrittiva con i punti tappa segnalati e numerati sul tracciato.

Dalla leggendaria Villa di Monterufoli, nota come “villa delle cento stanze”, il percorso si snoda intorno all’aspro e panoramico rilievo ofiolitico di Corno al Bufalo, fino a scendere nell’alto corso del torrente Trossa, ammantato da una vegetazione che sorprende ad ogni passo.

Lasciate le pinete artificiali e le leccete intorno alla Villa, ci si immerge nel paesaggio delle rocce serpentine, frammento di crosta oceanica di 180 milioni di anni fa.

La macchia mediterranea è rotta dalla gariga, vegetazione bassa e discontinua con roccia affiorante, incredibile equilibrio tra un suolo ostile e piante che, da milioni di anni, qui si sono evolute ed adattate, dando vita ad un mosaico floristico di importanza comunitaria.

Si cammina tra piante bonsai di ginepro coccolone e fillirea, piante striscianti, cespugli a cuscino come l’euforbia spinosa, la flora endemica delle serpentine come l’alisso di Bertoloni, piante rare e fioriture primaverili che riportano la mente alle montagne.

Aggirando il poggio sul versante settentrionale la vegetazione, gradatamente, si trasforma dando spazio alla lecceta e poi a freschi querceti decidui, con presenza di rovere e di specie legnose insolite per queste quote, come il sorbo montano, ma anche il tasso e l’alloro vicino a piccole zone umide.

Continua

Itinerario

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Il punto di partenza del percorso è raggiungibile dai borghi di Libbiano, Micciano e Serrazzano, seguendo la strada sterrata di facile percorribilità che porta nella Riserva  Naturale di Monterufoli

li Percorso fa parte dei 7 Sentieri Natura delle Riserve Naturali e  presenta una guida descrittiva con i punti tappa segnalati e numerati sul tracciato.

Dalla leggendaria Villa di Monterufoli, nota come “villa delle cento stanze”, il percorso si snoda intorno all’aspro e panoramico rilievo ofiolitico di Corno al Bufalo, fino a scendere nell’alto corso del torrente Trossa, ammantato da una vegetazione che sorprende ad ogni passo.

Lasciate le pinete artificiali e le leccete intorno alla Villa, ci si immerge nel paesaggio delle rocce serpentine, frammento di crosta oceanica di 180 milioni di anni fa.

La macchia mediterranea è rotta dalla gariga, vegetazione bassa e discontinua con roccia affiorante, incredibile equilibrio tra un suolo ostile e piante che, da milioni di anni, qui si sono evolute ed adattate, dando vita ad un mosaico floristico di importanza comunitaria.

Si cammina tra piante bonsai di ginepro coccolone e fillirea, piante striscianti, cespugli a cuscino come l’euforbia spinosa, la flora endemica delle serpentine come l’alisso di Bertoloni, piante rare e fioriture primaverili che riportano la mente alle montagne.

Aggirando il poggio sul versante settentrionale la vegetazione, gradatamente, si trasforma dando spazio alla lecceta e poi a freschi querceti decidui, con presenza di rovere e di specie legnose insolite per queste quote, come il sorbo montano, ma anche il tasso e l’alloro vicino a piccole zone umide.

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Scala difficoltà escursionismo

T - Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E - Escursionistico

Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m.

EE - Escursionisti Esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica

Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.

Scala difficoltà MTB

TC - Turistico

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile.

BC - Per cicloescursionisti di buone capacità tecniche

Percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici).

OC - Per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche

Come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

EC - Massimo livello per il cicloescursionista

Percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico.

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