La fama di Montecatini è legata alle antiche miniere di rame di Caporciano, rimaste attive fino al 1907. Già gli etruschi estraevano il minerale per forgiare utensili e suppellettili. L’attività estrattiva fu la più importante d’Europa nel corso dell’Ottocento. Qui è nata e ha preso il nome la società Montecatini, una delle maggiori industrie europee, confluita poi nella Montedison. La storia è documentata nel Museo delle Miniere che – con il parco di archeologia industriale e il borgo minerario – offre a visitatori di ogni età l’occasione di un affascinante viaggio nelle viscere della terra fra pozzi e gallerie, per conoscere le tecnologie estrattive e le storie dei minatori. L’escavazione si articolava in dieci piani di gallerie unite da alcuni pozzi i più importanti dei quali erano il Pozzo Alfredo e il Pozzo Rostand. Le quote s.l.m. andavano da 477 m. (ingresso della miniera) a 193 m. (piano più basso). Una lunga galleria di scolo (oltre 1.300 m.) portava le acque in località Macinaia.  A tutte le attività minerarie lavorò un numero massimo di 350 operai. In 80 anni di vita furono estratte circa 50.000 t. di rame metallico.

In estate, la Miniera diventa oggi un seducente luogo di spettacoli e concerti.

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