Grado di difficoltà

EE

A piedi

La villa di Monterufoli e la valle del Linari

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Presenta un tratto molto ripido e scivoloso, prima del torrente Linari, la cui percorrenza è comunque facilitata. 

Il percorso è sconsigliabile dopo piogge molto intense.

Il punto di partenza del percorso è raggiungibile dai borghi di Libbiano, Micciano e Serrazzano, percorrendo la strada sterrata che porta nella Riserva di Monterufoli.

Il Percorso fa parte dei 7 Sentieri Natura delle Riserve Naturali e  presenta una guida descrittiva con i punti tappa segnalati e numerati sul tracciato.

Natura e segni della presenza dell’uomo si alternano e dialogano lungo tutto il percorso.

La prima parte del tracciato conduce alla scoperta della leggendaria Villa di Monterufoli, edificio seicentesco costruito su un antico castello medievale, noto come “villa delle cento stanze”, un tempo centro ordinatore di un’estesa tenuta nobiliare, oggi Centro Educazione Ambientale residenziale.

Intorno alla villa si apre un paesaggio agricolo oramai trasformato, che conserva solo qualche podere abbandonato e piccole aree con campi e pascoli, riadattati in rimboschimenti di pino o nella tipica vegetazione mediterranea sempreverde.

La seconda parte del percorso si fa più impegnativa e attraversa i ripidi versanti settentrionali di Corno al Bufalo, che regalano ampie vedute e l’incontro con i rari tesori botanici delle garighe e delle boscaglie della Riserva.

Il sentiero scende ancora e la vegetazione si fa sempre più alta fino al torrente Linari, dove si rinvengono, tra la rigogliosa vegetazione di forra, affascinanti testimonianze delle attività di ricerca mineraria ottocentesca: si notano una galleria, un pozzo di estrazione ed altri edifici di servizio di quella che era conosciuta come Miniera del Caggio. Un vecchio, ma agevole “viottolo” di boscaioli e carbonai permette di risalire il versante opposto per ritornare alla zona della villa.

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Itinerario

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Presenta un tratto molto ripido e scivoloso, prima del torrente Linari, la cui percorrenza è comunque facilitata. 

Il percorso è sconsigliabile dopo piogge molto intense.

Il punto di partenza del percorso è raggiungibile dai borghi di Libbiano, Micciano e Serrazzano, percorrendo la strada sterrata che porta nella Riserva di Monterufoli.

Il Percorso fa parte dei 7 Sentieri Natura delle Riserve Naturali e  presenta una guida descrittiva con i punti tappa segnalati e numerati sul tracciato.

Natura e segni della presenza dell’uomo si alternano e dialogano lungo tutto il percorso.

La prima parte del tracciato conduce alla scoperta della leggendaria Villa di Monterufoli, edificio seicentesco costruito su un antico castello medievale, noto come “villa delle cento stanze”, un tempo centro ordinatore di un’estesa tenuta nobiliare, oggi Centro Educazione Ambientale residenziale.

Intorno alla villa si apre un paesaggio agricolo oramai trasformato, che conserva solo qualche podere abbandonato e piccole aree con campi e pascoli, riadattati in rimboschimenti di pino o nella tipica vegetazione mediterranea sempreverde.

La seconda parte del percorso si fa più impegnativa e attraversa i ripidi versanti settentrionali di Corno al Bufalo, che regalano ampie vedute e l’incontro con i rari tesori botanici delle garighe e delle boscaglie della Riserva.

Il sentiero scende ancora e la vegetazione si fa sempre più alta fino al torrente Linari, dove si rinvengono, tra la rigogliosa vegetazione di forra, affascinanti testimonianze delle attività di ricerca mineraria ottocentesca: si notano una galleria, un pozzo di estrazione ed altri edifici di servizio di quella che era conosciuta come Miniera del Caggio. Un vecchio, ma agevole “viottolo” di boscaioli e carbonai permette di risalire il versante opposto per ritornare alla zona della villa.

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Scala difficoltà escursionismo

T - Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E - Escursionistico

Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m.

EE - Escursionisti Esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica

Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.

Scala difficoltà MTB

TC - Turistico

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile.

BC - Per cicloescursionisti di buone capacità tecniche

Percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici).

OC - Per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche

Come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

EC - Massimo livello per il cicloescursionista

Percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico.

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